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Baglioni: "Bene i talent show, ma che omologazione"

"Bene i talent show, anche perché oggi per fare carriera nella musica un altro percorso non c'è, però trovo che creino omologazione per la tendenza di questi ragazzi a cantare tutti nello stesso modo puntando al grande vocalismo ricercato". Parola di Claudio Baglioni direttamente dal suo festival musicale O'Scia di Lampedusa.
"La televisione ormai si è impadronita di tutto, non ti lascia mai – continua Baglioni, che rivela – mi avevano chiesto di condurre Operazione trionfo, ripiegando poi su Miguel Bosè. Rifiutai perché provo troppa pena verso chi viene bocciato in quel modo. Il risvolto interessante dei talent show è che permettono al pubblico di capire che dietro a questo mestiere c'è una scuola, un percorso di preparazione", ha detto Baglioni, che all'edizione di quest'anno ha invitato anche Giusy Ferreri, Marco Carta e Alessandra Amoroso.
Programmi che lasciano spazio a tanti interpreti e pochi cantautori: "È vero. Cantano sempre le stesse canzoni, anche le mie, ma sarebbe impensabile una trasmissione in cui per quattro ore si sentono solo pezzi inediti. Tuttavia si potrebbe alimentare anche l'aspetto compositivo".